Il nome “carta pesta” viene utilizzato impropriamente perché con questo termine si indica una lavorazione con la carta messa in ammollo in acqua e macerata con colla creando così una specie di pasta.
Il nome più corretto invece sarebbe “carta a strisce” o “carta incollata” perché appunto vengono utilizzate strisce di carta incollate tra loro.
La produzione di una maschera artigianale avviene attraverso una lavorazione con tempi piuttosto lunghi:
Si comincia col dar forma alla creta creando un nuovo modello sul quale viene colato il gesso liquido per fare lo stampo.
Una volta indurito e asciutto si pulisce e si isola internamente lo stampo (che è al negativo) e si mette un distaccante come la vaselina.
Poi si posizionano i pezzi di carta assorbente bagnata sull’ intera superficie interna dello stampo, si deve fare molta pressione con le dita per far aderire bene la carta allo stampo senza alcuna piega.
Si cosparge abbondantemente di colla e poi si ricomincia con un altro strato di carta.
Questo va ripetuto per varie volte fino ad ottenere lo spessore desiderato, solitamente si fanno dai 3 ai 5 strati a seconda della grandezza della maschera.
Una volta asciutta si estrae la maschera dallo stampo e si lavora con la carta vetrata fino a rendere la superficie liscia e se presenta qualche imperfezione si corregge con dello stucco.
A questo punto si possono tagliare i bordi in eccesso e gli occhi e dopo la prima mano di tempera bianca la base della maschera è pronta per l’inizio della II fase, quella della decorazione.
Oggi è molto difficile per un occhio poco esperto distinguere una maschera originale fatta di carta pesta (o meglio carta a strisce) da quelle purtroppo in circolazione fatte in plastica o in cartone stampato o d’importazione.
Sicuramente l’irregolarità della maschera è un buon segno del “fatto a mano”.
La decorazione lascia libero spazio alla fantasia e può essere fatta con le più svariate tecniche e materiali tra cui:
smalti, tempere, acrilici, vernici, lacche, stucco a rilievo, foglia oro, invecchiamento col bitume liquido e applicazioni di tessuti, pizzi, macramè, strass e altro..
Le maschere tradizionali vengono decorate secondo lo stile dell’epoca, aggiungendo però un tocco personale che le distingue.
Le maschere più elaborate danno sfogo alla nostra fantasia e vengono arricchite con foglia d’oro, stucchi a rilievo, brillantini, passamanerie, fiori.
Vengono create innumerevoli forme diverse per essere indossate a carnevale o utilizzate come elementi decorativi riproducendo anche quadri d’autori famosi come Tiepolo, Boucher, Longhi, Klimt, e molti altri.
La creazione di un abito d’epoca è frutto di un’accurata ricerca attraverso libri d’arte, dipinti e stampe antiche e lo studio della storia del costume.
Scelto l’abito da riprodurre si comincia col disegnare il modello in carta che servirà come traccia per tagliare la stoffa.
Si sceglie il tessuto adatto (broccato, damascato, velluto..) che rispecchi lo stile dell’epoca e si procede quindi col taglio, la cucitura e la confezione dell’abito.
Le rifiniture sono molto accurate, con pizzi, macramè, passamanerie, nastri, cordoni e applicazioni di strass e perline e il più possibile simili all’originale in tutti i suoi particolari.
Cuciamo abiti di ogni epoca dal 500 all’800, mantelli, tabarri, zendali, jabot, bustini, cappelli secondo le preferenze del cliente, anche su misura, scegliendo insieme il modello, il tessuto e le rifiniture.
Ogni costume viene realizzato in un unico esemplare irripetibile per garantire l’originalità e unicità.
Indossando i nostri abiti rivivrete il sogno di trovarvi nell’atmosfera magica di Venezia in un’epoca splendente.